Scolpita nella roccia

Ma come è possibile che non conoscevo questo posto?

Penso sempre questo quando mi trovo a scoprire luoghi bellissimi a due passi da casa.

Sono sicura che finito di leggere l’articolo anche voi vi farete questa domanda. Cerchiamo sempre posti lontani, vogliamo avere il passaporto per viaggiare perché un viaggio è sempre lontano da casa. Ed è vero, viaggiamo per scoprire, per allontanarci dalla vita di tutti i giorni, per sentirci liberi dalle costrizioni del lavoro, dagli orari predefiniti della settimana.

Io però ho deciso di sentirmi turista anche qui. Sì, proprio qui a casa mia. Adoro viaggiare, prendere l’aereo e scoprire nuove meraviglie nel mondo ma voglio scoprire e lasciarmi incantare anche dalla mia stessa terra.

Cambia tutto.

I miei nonni hanno una casa a mare a Giardini Naxos. Ho tantissimi ricordi lì. Sulla spiaggia di Recanati ho ricordi della mia famiglia, di mia cugina piccola, di mio nonno che passeggiava con i piedi nell’acqua la mattina presto e poi ci portava la colazione, della bicicletta col cestino che usava per andare in paese, di giochi sul letto grande con mia cugina che non voleva dormire e poi di passeggiate a Taormina con mia mamma, mia zia e mia cugina.

Quelle tradizioni che restano in famiglia anche quando si diventa grandi, che cerchi sempre di tenere attive per non far passare il tempo.

Salivamo a Taormina ogni estate da Giardini con l’autobus e passeggiavamo da Porta Messina a Porta Catania e vicerversa sul corso principale.

Lo facciamo ancora qualche volta.

Mi piace un sacco.

Il fatto è che questo succede in estate e ora siamo a febbraio. Sono in ferie ed è sabato. Sono le 16:00 ed è il giorno e il momento perfetto per fare le turiste io e la mamma.

Io non lo so ancora ma la mamma ha una sorpresa. Un posto da farmi vedere. Voleva andarci da tanto tempo ma a cercare le occasioni giuste non arrivano mai e invece nel giorno in cui sei turista nella tua isola, ti devi impegnare come quando sei in viaggio che hai i tempi serrati e cerchi di vedere più cose possibili prima di rientrare.

La chiesa della Madonna della rocca è sempre stata sulle nostre teste. Ogni anno lì con una croce gigante sul monte che sovrasta Taormina. E non l’avevo mai vista. Il monte stava lì e io guardavo sempre giù, verso il panorama dalla piazza IX aprile in centro.

Voi l’avete mai sentita?

Sui social molti non l’avevano mai sentita.

La facciata è semplice e non pensereste mai che racchiude un tesoro, un qualcosa di unico.

La Chiesa è stata costruita e scolpita nella roccia al tempo della dominazione normanna nel XII secolo e una leggenda narra che un pastorello riparatosi dalla pioggia nella grotta vide apparire la madonna col bambino. Il giorno dopo nel punto dell’apparizione fu ritrovato un dipinto raffigurante una donna con bambino, sicuramente un icona bizantina lì nascosta e poi dimenticata nel tempo.

Da qui partono pellegrinaggi a questo luogo sacro e poi nel 1640, la chiesetta fu ristrutturata.

Piccolissima, dentro la roccia e con un panorama mozzafiato, è un luogo assolutamente da visitare.

Sul ciglio del dirupo dove sorge la chiesa, nel 1930 è stata costruita una croce grandissima che sovrasta Taormina e che si vede benissimo dalla piazza come ad illuminare il cammino per raggiungere il monte.

Dietro la chiesa ho scoperto una scala che porta ancora più in alto fino a raggiungere la vetta del monte Tauro dove si trovano i resti del castello di Taormina, costruito dagli arabi.

Non sono salita però anche perché ho letto che il castello o quello che ne rimane non è visitabile ma chissà, arrivare fino in cima potrebbe essere l’avventura da turista di un altro giorno.

Spero che vi sia piaciuta questa piccola gita in un posto poco conosciuto. Per me è stata una giornata magnifica. Magari sono riuscita a trasmettervi un po’ di quello che ho provato io scoprendo tesori nella mia isola.

A presto,

Valentina.

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